Per fare un caffè sono necessarie quattro semplici cose: acqua, una miscela ben macinata e tostata, fuoco e una moka. Anche il caffè carmelitano , nato esattamente un anno fa, nei giorni difficili del confinamento per il Covid-19, per iniziativa dei Carmelitani Scalzi di S. Anna a Genova, ha bisogno di quattro semplici ingredienti: l’acqua della nostra vita , il caffè della Parola di Dio , il fuoco della preghiera , la moka di una comunità di frati . E così, ogni mattina, un gruppo sempre più grande di amici riceve, direttamente a casa propria, una piccola tazzina di caffè caldo e che si beve in cinque minuti. Un caffè buono come il Vangelo che, per ormai ben più di 3.780 persone sparse in Italia e nel mondo, è diventato un buongiorno atteso, un compagno di viaggio, un aiuto per la preghiera e per la vita.
Se le epidemie si susseguono lungo la storia, se la tecnologia evolve rapidamente, la Parola di Dio, invece, resta in eterno . Luminosa come una lampada, dolce come il miele, tagliente come una spada, la Parola di Dio sembra non invecchiare mai e riesce a dare forza ad ogni uomo e ad ogni donna che, umilmente, si ferma per ascoltarla, cerca di comprenderla, gioisce nel condividerla e, soprattutto, ce la mette tutta per metterla in pratica.
Santa Teresa di Lisieux (una monaca carmelitana scalza francese del XIX secolo), che avrebbe voluto percorrere la terra intera per annunciare il Vangelo e che non si vergognava di confessare le proprie difficoltà nella preghiera e la sua lotta contro sonno e distrazioni, così scriveva:“Soprattutto il Vangelo mi occupa durante l’orazione: in esso trovo tutto il necessario per la mia povera anima. Scopro sempre in esso luci nuove, significati nascosti e misteriosi”.
Il caffè carmelitano vuole essere soltanto questo: un piccolo aiuto affinché la Parola del Vangelo possa raggiungere tante persone, risuonare ancora, illuminarci, sorprenderci e convertirci. Qualunque sia la situazione in cui ci troviamo, le persone con cui viviamo, le fatiche che quotidianamente affrontiamo per dare carne nelle nostre vite alla parola che abbiamo ascoltato.
Dimenticavamo un ingrediente importante per un buon caffè: un po’ di zucchero a discrezione del consumatore. Lo zucchero siete voi, la vostra amicizia e la vostra fedeltà con cui ci seguite, ascoltate e con cui diffondete ad altri amici l’aroma buono del Vangelo del caffè carmelitano.
Padre Federico Trinchero
Carmel di Bangui-Centrafrica
Caffé carmelitano
Il commento del Vangelo del giorno a cura dei Frati Carmelitani Scalzi di Arenzano e della Liguria.
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