La famiglia maschile del Carmelo inizia i suoi rapporti con Savona nell’autunno del 1625, quando i Padri Filippo di San Giacomo e Teofilo di San Carlo, presentavano formale domanda per la fondazione di un convento alle autorità locali. Gli amministratori si mostrarono favorevoli, ma il Vescovo, Mons. Francesco Maria Spinola, fu contrario, e solo dopo una riunione presso il Governatore della città a cui parteciparono anche i Padri, tenutasi tre anni dopo, esattamente il primo dicembre 1628 riuscirono a trovare un accordo con il Vescovo che pose come unica condizione che i Padri si astenessero dal chiedere l’elemosina. Arrivarono così dal Carmelo di Loano alcuni Padri che presero alloggio nella casa di un certo Francesco Rocca, situata in Borgo San Giovanni, probabilmente nei pressi dell’odierna via Venezia: il 21 dicembre 1628, il Padre Giovanni Andrea Centurione, inaugurava la nuova fondazione, nel portico di casa adattato a cappella. Dopo circa un mese traslocarono in una casa nei pressi, proprietà del nobile Paolo Pozzobonelli. Il 30 settembre 1630, quando gli Scolopi traslocarono da via Scarzeria, essi presero il loro posto. Negli anni successivi dovettero ancora trasferirsi più volte: il 2 novembre 1634 sul colle del Monticello, vicino all’oratorio di San Domenico, oggi demolito, e due anni dopo, il 17 agosto 1736, nella casa della famiglia Raimondi. Finalmente il 23 novembre 1637, comprarono una casa nei pressi dell’antica chiesa di San Pietro, vicino alla torre del Brandale, in contrada Sansoni, di proprietà dei Picco. Anche quest’ultima sistemazione, però, non permetteva la fondazione di un convento e la costruzione di una chiesa. L’occasione di una sistemazione definitiva si presentò ai primi del 1664, quando i Padri comprarono un terreno in via Untoria, nei pressi della porta Bellaria. Il 6 aprile dello stesso anno veniva inaugurata una piccola cappella provvisoria, ed il 25 dello stesso mese veniva posta la prima pietra della nuova chiesa e del convento. I lavori, per le difficoltà sorte tra gli eredi del Marchese Raimondi, che aveva lasciato i fondi per la costruzione della chiesa, ed i Padri, furono interrotti poco dopo, ripresero però nel 1667 ed il primo maggio di quello stesso anno la chiesa fu inaugurata con il titolo di Sant’Anna, mentre il convento era già abitato da qualche anno. Negli anni seguenti il 1680 la chiesa venne completata nella facciata e nella decorazione interna. Nel 1780 il convento fu ampliato utilizzando una casa attigua su via Untoria. In seguito alle leggi di soppressione napoleonica il 20 maggio 1799, i Padri dovettero lasciare il convento. Lo stesso governo della Repubblica Ligure, con una legge del 21 maggio 1799, concedeva la chiesa carmelitana di Sant’Anna all’autorità ecclesiastica, in cambio dell’antica chiesa di San Pietro, insieme con una parte del soppresso convento, da utilizzarsi come abitazione del Parroco. Il Parroco di San Pietro il vecchio prese così possesso della ex chiesa dei Carmelitani, in cui venne trasferito il titolo di San Pietro.
La prima pietra dell’attuale chiesa-convento, dedicati a N.S. del M. Carmelo, fu posta il 25 aprile 1664; i nostri frati si erano appena stabiliti in via Untoria, ma già dal 1628 erano in Savona, avendo abitato in vari luoghi. In antico era chiamato “il Carmine di Savona”; poi, dopo le soppressioni della Repubblica Ligure nel 1799 e la riapertura nel 1816, divenne parrocchia nel 1835 col titolo di S. Pietro, traslato da una chiesa vicina demolita. Il convento, ma non la parrocchia, andò di nuovo perso e fino al sec.XX inoltrato ne rimase solo una parte per la comunità, senza che, appunto, cessasse il servizio parrocchiale. Di recente ha ripreso vita la fraternità OCDS.