Grande era l’attesa di conoscere il nostro nuovo Delegato Internazionale P. Ramiro Casale che già ci aveva inviato alcune domande perché potessimo confrontarci sul tema della giornata: “ Elementi stabili e dinamici dell’Identità Carismatica Carmelitana. “ Abbiamo scoperto, incontrandolo, il suo amore per Maria, Madre, Regina e sorella del Carmelo. Ci ha fatto anche subito riflettere sul fatto che sono stati dei laici ad abitare per primi il monte Carmelo. Ci ha confermato che il nostro Carisma vive di memoria e dell’esperienza dei nostri Santi perché ciascuno di noi possa in modo personale riviverlo e testimoniarlo nel mondo.
Carisma quindi come una realtà viva, non da museo, come fedeltà creativa, come capacità di comunicare oggi in modo nuovo, da laici, la bellezza della nostra chiamata.
La nostra Santa Madre Teresa ci sprona: “ Non fermatevi, combattete la vostra buona battaglia con determinata determinazione. “
Dire di si al Signore e perseverare nella preghiera, nell’umiltà e nell’amore fraterno ci fa vivere con la pace nel cuore per poterla poi testimoniare anche in mezzo alle tribolazioni, in un mondo che cambia. Chiamata all’Amore come spinta a scegliere sempre il bene. Vivere da Carmelitani dovunque o almeno provarci sempre.
Ramiro ci ha aiutati a percepire questa nostra identità nella sua unicità e positività. Ci siamo sentiti valorizzati e aiutati a valorizzarci. Ci ha donato valutazione positiva di noi stessi anche con la sua personalità così solare, sguardo profondo e sorriso che nasce dal cuore. Ci siamo sentiti chiamati per nome. Vocazione come chiamata che viene da Dio. Qui mi sento bene, è la mia casa, la mia famiglia.
Il Carmelo Secolare cresce. E’ presente in 92 Paesi con 29000 Secolari nel mondo.
Nel 2026 vivremo il nostro Convegno Internazionale ad Avila.
Durante la giornata sono state ricordate anche alcune realtà del Carmelo in uscita quali l’ IMOT, aiuto alla preghiera e il CAFFE’ CARMELITANO, breve commento al Vangelo quotidiano che raggiunge on-line ogni mattina ben 5000 persone.
Papa Francesco ci chiede di fare attenzione alla mondanità spirituale così sottile e pericolosa e ci sprona ad essere artigiani di sinodalità. Per questo obiettivo sentiamo così importante sviluppare la nostra formazione umana per una continua crescita nella capacità di rapportarci gli uni con gli altri. Per questo abbiamo bisogno di attingere alle nostre radici. Vivere nell’affanno quotidiano con lo sguardo fisso su Gesù; fare un’esperienza di Dio profonda, ma con semplicità evangelica senza lasciarci vincere dallo scoraggiamento. Vivere il nostro Carisma come un grande dono di Dio da trasmettere, aperti all’azione dello Spirito Santo.
Abbiamo concluso la giornata portando nel cuore e nella nostra preghiera la notizia che un nostro amatissimo missionario della Repubblica Centrafricana P. Norberto Pozzi aveva avuto un terribile incidente causato da una mina che ha distrutto la macchina mentre andava nei villaggi a portare aiuto. Ferito gravemente in più parti con il rischio di amputazione di una gamba. Sono i nostri martiri di oggi.
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