Gli esercizi spirituali sono sempre un dono di Grazia e una sorpresa, non si può mai sapere in anticipo come saranno, perché sono unici ogni volta.
A volte hanno la gioiosa freschezza di una mattinata di primavera, con l’aria appena tiepida e la promessa di una prossima fioritura; in altri casi ti riscaldano in profondità, come il sole d’estate, o hanno la ricchezza colma di colori dei frutti maturi dell’autunno. Per me questa volta sono stati come il silenzio dell’inverno, del seme che dorme sotto la neve e che cerca di dimenticare il vento gelido che spazza le campagne.
Cercare di far tacere le preoccupazioni di ogni giorno, cercare di tenere lo sguardo fisso negli occhi di “Colui dal quale sappiamo di essere immensamente amati” non è facile, ma proprio a questo servono gli esercizi spirituali, ad allenare lo Spirito perché possa affrontare le fatiche del quotidiano.
E’ stato difficile seguire il programma e rispettare gli orari, spesso il mio stare davanti a Lui non riusciva ad andare oltre al fatto di essere lì. Nessuna gioia particolare, nessuna Parola che scaldasse il mio cuore, solo il desiderio della Sua Presenza e la consapevolezza che il Suo desiderio della mia presenza era infinitamente più grande. Questo è bastato.
Essere accompagnati da S. Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo è stata una Grazia nella Grazia, anche se la sua “piccola via” non è poi così piccola né facile, ci vuole tutta la forza d’animo e la maturità spirituale di questo “fiorellino” per percorrerla.
La sua confidenza e il suo abbandono nelle mani di Dio mi hanno ricordato che non c’è altra strada possibile, anche quando Lui ci conduce “attraverso un sotterraneo oscuro” e non abbiamo altro riferimento nel cammino se non il sapere che è Lui che ci guida, con il Suo Amore colmo di Misericordia.
P. Saverio, approfondendo i momenti fondamentali della vita di S. Teresina, ci ha aiutati a comprendere che la Conversione è un cammino e non ha mai fine; è necessaria una costante Purificazione della nostra anima, sia attraverso la ricerca continua della perfezione in ogni nostro pensiero, parola e azione, sia nell’accettazione umile e fiduciosa della Volontà di Dio.
Tutto questo non per noi stessi, ma per i fratelli, per poter compiere la Missione che Dio ci vuole affidare: S. Teresa si è offerta vittima all’Amore Misericordioso.
Sia ringraziato il Signore che, attraverso la “piccola Teresa” ci ha ricordato, ancora una volta, che “se anche il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore”!
Manuela della Comunità “S. Teresa Benedetta della Croce” di Asti